STRUTTURAZIONE DEL TEMPO
Il tempo della giornata alla scuola dell’infanzia è scandito da:
Accoglienza: al suo arrivo a scuola, il bambino deve sentirsi accolto ed aspettato dall’insegnante. E’ il suo “tempo”, per chiacchierare, per raccontare, per osservare il filo di continuità tra il genitore e l’insegnante e per creare un legame speciale con l’adulto prima di iniziare la giornata. Questo momento importante e delicato, aiuta il bambino all’incontro con gli amici e l’ambiente.
Il saluto al bambino non è inteso solo come atto formale di buona educazione ma diventa un gesto personalizzato, caratterizzato dalla gioia e dalla sorpresa dell’educatrice di accogliere il bambino: “…finalmente sei arrivato! …hai le scarpe nuove? …hai tagliato i capelli !” Per il genitore è il momento nel quale affida il proprio figlio, è il momento che gli serve per piccole comunicazioni.
Il cerchio: è il momento di ritrovo di tutti i bambini della sezione insieme all’adulto. Ci si saluta, si vede chi c’è e chi manca, ci si racconta, si prega, e in quel cerchio l’adulto fa la sua proposta. Il cerchio è il momento in cui i bambini sono aiutati a riscoprire “l’amico più amico” e a riconoscere l’importanza di una compagnia di amici. Il gioco del “ ci sono” permette al bambino di ritrovarsi ogni mattina, permettendo al bambino stesso di auto identificarsi: sentire il proprio nome sottolinea l’esserci, rende ufficiale la propria presenza. La preghiera è prima di tutto una necessità di noi adulti. L’educatrice ogni giorno sente la necessità di affidare i bambini nelle mani del Signore. Questa esigenza non può risolversi facendo pregare i bambini, ma pregando con loro, invitandoli ad esprimere i loro sentimenti attraverso preghiere spontanee, canti di ringraziamento. La preghiera è uno dei momenti privilegiati in cui il bambino intuisce che egli è oggetto di amore da parte di Dio Padre e suscita sentimenti di stupore verso il creato.
Cura di sè: riguarda tutti quei gesti di vita quotidiana come l’andare in bagno, il lavarsi le mani, l’attenzione alla propria persona. L’adulto segue il bambino in questi gesti, aiutandolo e rassicurandolo senza sostituirsi a lui. Utile in questi momenti è la presenza dei bambini più grandi verso i bambini più piccoli a loro affidati. In questi momenti è inutile dire che la fretta non facilita il bambino a una scoperta corporea e a un prendersi cura di sé fatto con piacere.
Il gioco: costituisce una parte molto importante nella vita dei bambini, è l’operatività del bambino. Nel gioco, c’è sempre un bambino che sperimenta e un adulto che partecipa osservando, intervenendo quando è necessario, permettendo che qualcosa accada. Il gioco del bambino deve essere preso sul serio, perché il gioco è il modo più autentico di vivere del bambino attraverso il quale compie una vera esperienza, costruisce dei saldi e significativi legami, sviluppa tutte le potenzialità conoscitive e impara a vivere.
La proposta dell’insegnante: è il momento in cui l’insegnante pensa ad una proposta che continui nel tempo: a volte è l’incontro con un personaggio che coinvolge i bambini in un’avventura, altre volte è il racconto di una fiaba, non ultimo può essere la sollecitazione che può avvenire da un bambino che l’insegnate accoglie e rielabora come proposta per tutti. Tutto il tempo della giornata scolastica può essere tempo favorevole per suscitare interesse, generare curiosità, facendo emergere le domande. La proposta dell’insegnante si articola nel tempo e può strutturarsi in unità di apprendimento.
Il sonno: è il tempo che viene offerto ai più piccoli per un momento di relax e di recupero delle energie. Consapevoli della fatica che un bambino fa a dormire a scuola cerchiamo di vivere questo momento con molta delicatezza senza forzature di alcun tipo. Il momento del sonno non è semplicemente un momento vuoto, ma è una fase indispensabile, per i più piccoli, nella rielaborazione e assimilazione delle esperienze. Inoltre, come tutte le cure del corpo, è un momento molto delicato, carico di valenze affettive: rievoca rituali e desiderio di casa. Il gioco portato da casa, assieme alla presenza rassicurante dell’educatrice, è un aiuto a rilassarsi.
Il momento del saluto: è il tempo in cui si comunica al bambino la certezza di essere atteso il giorno dopo: “Ciao a domani”. Il momento del ricongiungimento è un momento carico di emozioni. Si dà, in genere, molta importanza al momento dell’accoglienza, ma il momento dell’uscita non è meno impegnativo. Il saluto personalizzato permette al bambino di sentirsi importante e atteso, lo rassicura e rafforza in lui la stima di sé. Prima del saluto c’è il momento del riordino: solo se ogni cosa è al suo posto la posso ritrovare il giorno dopo. Un tempo particolarmente caro ai bambini prima di salutarsi è’ il ricordare insieme quello che è accaduto durante la giornata.
LA GIORNATA SCOLASTICA TIPO
L’orario giornaliero della scuola dell’infanzia dal lunedì al venerdì è il seguente:
Apertura/Pre-scuola: ore 7.30
Ingresso: ore 9.00 – 9.30
Prima uscita: ore 13.00 – 13.15
Uscita: ore 15.30 – 16.00
Prolungamento orario/Post-scuola: ore 16.00 – 17.30
Chiusura: ore 17.30